Il Frantoio

Il frantoio La Rocca, già esistente come” trappito”prima della tragedia del Terremoto 1968, che investì l’intera Valle del Belice è stato ricostruito nei primi anni 70.

Seppure molto scosso per la crudeltà con cui il terremoto distrusse gran parte del paese di Montevago, che ancora oggi conserva i ruderi della vita di un tempo agricolo che non c’è più, Domenico La Rocca coraggioso agricoltore ed imprenditore, ebbe la forza e l’intuizione di ricostruire subito il vecchio “ Trappito”, consentendo così a tutti di poter continuare ad estrarre il proprio olio e sopratutto di non perdere la fiducia nel futuro.

Rimase a lungo l’unico frantoio della zona, circostanza che ha indotto i figli Giuseppe e Michele a trasformare quell’insieme di assi e lamiere in un moderno oleificio che lavora con le olive delle alture della Valle del Belice, Biancolilla e Nocellara – riconosciuta come Doc- in monocultivar o in blend.

Tale attività continua ad essere costantemente valorizzata dai nipoti che hanno reso l’Oleificio La Rocca una delle più importanti realtà imprenditoriali della Valle del Belice. Oggi, il frantoio è un modernissimo impianto, della ditta produttrice Pieralisi, a ciclo continuo per la lavorazione di 40 quintali all’ora di olive. L’impianto consente di lavorare a bassissime temperature, che garantiscono la qualità finale dell’olio. Il processo di estrazione a freddo è di fondamentale importanza se si vuole ottenere un olio extravergine d’oliva di alta qualità ed evitare l’ossidazione del prodotto.

Dopo la raccolta, le olive vengono sottoposte alla pulitura eliminando le foglie e i rami che sono stati raccolti con esse. Dopo la prima fase di pulitura vengono lavate. Da qui si inizia la macinatura dell’oliva.

La fase successiva è la frangitura.L’impianto permettedi frangere le olive con moderni frangitori a martelli a doppia grigliaa basso regime di giriche schiacciano le olive su un cilindro forato.Una volta ottenuta la pasta di olive, si passa alla seconda operazione la gramolatura in apposite gramolatrici.

La gramolatura è un passaggio delicato, che consiste nel tritare le olive uniformemente avendo cura che la temperatura non superi i 27° C. Ciò consente che il frutto, delicatamente pressato, produca un olio ad elevatissima densità dal colore verde intenso, dall'aroma speziato ed erbaceo e dal sapore fruttato. Così facendo si riduce il volume della pasta stessa, si rompono le emulsioni di acqua e olio che si sono formate durante la frangitura favorendo così la successiva fase dell’estrazione.

L’estrazione è l’operazione più importante di tutto la lavorazione. Quella utilizzata dal frantoio La Rocca è a ciclo continuo con centrifuga: la pasta viene immessa in un decanter (centrifuga orizzontale) a due o tre uscite aggiungendo acqua a temperatura controllata.

Successivamente si procede con la fase di stoccaggio che avviene in silos in acciaio inox con impianto di azoto, che ne previene l’ossidazione, mantenuti a temperatura costante tra 20 e 22°C. Infine si procede con l’imbottigliamento del monocultivar Nocellara del Belice (Balàt) e del bland di Nocellara del Belice e Biancolilla (Crimiso).